Sin dall’antichità alcuni colori ritenuti più significativi vennero associati a concetti religiosi, filosofici e culturali. Quando pensiamo al colore rosso esso ci riporta immediatamente all’idea di sangue, fuoco e pericolo. La simbologia dei colori ha giocato un ruolo fondamentale nella vita dell’uomo fin dai tempi antichi. Da sempre infatti il rosso è stato associato al sangue, al cuore, alla carne e, senza a stare a scomodare il concetto junghiano di inconscio collettivo, per tutti è un richiamo ad emozioni forti e vitali, come la rabbia, oltre alla rappresentazione di astrazioni quali l’amore, la lotta, la passione, il pericolo e il desiderio.
Fra i massimi esponenti della psicologia del colore vi è sicuramente il prof. Max Lüscher, psicologo e psicoterapeuta svizzero, che con i suoi studi è riuscito a creare una solida teoria per mezzo della quale dare un preciso significato simbolico ai colori. Nel corso degli anni il professor Lüscher è diventato celebre per aver inventato il test di personalità che porta il suo nome (Lüscher Color Test). Per tutti gli approfondimenti sul Test dei Colori di Lüscher si rimanda all’articolo del mio blog ad esso dedicato:
Per il professor Lüscher il rosso è considerato uno dei quattro colori fondamentali della psiche umana e rappresenta la condizione fisiologica del consumo di energia e ha un effetto attivante sul Sistema Nervoso Centrale, accelerando il battito del polso, la pressione arteriosa e la frequenza respiratoria.
Che il rosso abbia un effetto attivante sul Sistema Nervoso Centrale è stato dimostrato inoltre da numerosi esperimenti di cromoterapia. Linda Clark, la quale ha dedicato la sua vita allo studio della cromoterapia, ha dimostrato come sia possibile ottenere una differenza di temperatura percepita dai 3 ai 7 C° con il solo utilizzo di colori caldi per mezzo di una delle celebri ricerche in ambito della psicologia ambientale e del colore. Questo esperimento fu condotto in un’area ristoro di un’azienda le cui pareti erano di una tonalità tendente all’azzurro scuro. In questo locale i dipendenti lamentavano freddo nonostante la temperatura fosse abbondantemente sopra i 20°C. In seguito a ciò è stato ritinteggiato lo spazio di un colore rosso-arancione e quel cambiamento fu sufficiente a far percepire la stanza ai dipendenti molto più calda nonostante la temperatura fosse rimasta invariata.
Per ritornare al colore rosso, esso è l’espressione della forza e simboleggia il desiderio di ottenere successo, vitalità e pienezza di esperienze. Il rosso può essere altresì associato all’eros e alla vitalità sessuale inoltre fin dall’antichità da un punto di vista simbolico è associato al sangue e quindi alla volontà di conquista, alla vittoria e alla mascolinità. In altri termini al rosso si associa tutto ciò che è legato al principio di piacere.
Tuttavia secondo Lüscher, ogni percezione legata agli stati sensoriali, come ad esempio l’eccitazione-energia (rosso) o la calma (blu), possono essere vissuti con due tendenze emotive diametralmente opposte, ossia sentimenti di interesse e piacere oppure di rifiuto o avversione. Infatti il rifiuto del rosso corrisponde ad un stato di globale prostrazione, depressione, mancanza di spirito vitale, rassegnata stanchezza o esaurimento delle forze energetiche. Chiunque rifiuta il rosso può sentirsi inoltre facilmente irritato poiché la mancanza di vitalità è vissuta come fonte di sofferenza, oppure può apparire sconvolto da problemi ambientali percepiti come insolubili, motivo per cui il colore rosso può apparirgli come specchio di una potenziale minaccia. Quando invece il rosso è esageratamente preferito può essere indicatore di una personalità eccessivamente carica e attiva, mostrando quindi impulsività, eccitazione maniacale, oppure aggressività.
FONTI
Del Longo N. (2013), Il test dei colori di Lüscher manuale di diagnostica per l’età adulta, Franco Angeli, Milano
Clark L.(2004), Cromoterapia, gli effetti curativi dei colori e della luce, Red Edizioni, Como